venerdì 15 luglio 2016

Milioni di parole, o solo silenzio

Continuo a non rassegnarmi all'abbandono di questo blog.
Pare evidente che non sono in grado di seguirlo con costanza e dedizione, ma a mia discolpa posso dire che ormai è un anno da quando non ho più un computer a casa, devo accontentarmi di quello sul posto di lavoro.
La causa? La pigrizia nel sostituire il mio pc precedente, deceduto senza pietà in un caldo mattino della scorsa estate, in primis. Poi la cronica mancanza di una entrata certa, nonostante un secondo lavoro appassionante e coinvolgente ma non in grado di rendermi economicamente indipendente.
E una depressione costante che fa da contorno alla situazione lavorativa personale stabile solo nell'instabilità, a un mondo che va sempre più verso qualcosa di brutto e irreversibile ma che non viene ascoltato nel modo giusto.
Giorni in cui lacrime e parole scorrono copiose.
Quindi: aspettatevi altri post, a breve e senza nessuna logica.
Le cose da dire sarebbero milioni, ma la sirenza del silenzio, del lasciare meno tracce possibili su questa Terra ove chiunque sembra preso dalla smania di apparire, è sempre molto affascinante.
Dovrò trovare un giusto compromesso con me stessa.